La “CARITAS” è una delle basi su cui si fonda il nostro credere.
In parrocchia non esiste un vero e proprio gruppo “Caritas”, però seguiamo i percorsi che la “Caritas” diocesana indica: raccolta straordinaria di indumenti usati o per macero che di solito si effettua in maggio (quest’anno causa covid 19 è stata rinviata a data da destinarsi). Durante il tempo di avvento in chiesa si raccolgono generi alimentari di prima necessità che vengono poi raccolti e distribuiti attraverso la San Vincenzo. Qualche volontario partecipa anche agli incontri proposti dalla forania e dalla Caritas diocesana sul tema, in particolare immigrati, accoglienza, missioni.
In parrocchia alle persone anziane e ammalate vanno a far visita i ministri straordinari della comunione più o meno una volta al mese.
Nel paese non si notano situazioni particolari di solitudine se non per scelta della persona.
Le famiglie in disagio vengono debitamente gestite dai servizi sociali.
In avvento e in quaresima, così come durante le giornate dedicate (missioni, seminari, offtal, casa famiglia di Bruno Geremia a Portogruaro), la gente si dimostra sempre estremamente generosa nell’aiutare chi ha più bisogno. Ne fanno fede le offerte sempre cospicue raccolte in queste giornate speciali.
La nostra è una piccola comunità, una realtà in cui ci si conosce quasi tutti, un pochino meno le nuove famiglie, ma che hanno altri punti di ritrovo e di confronto in particolare durante gli incontri del catechismo di iniziazione cristiana.
Come comunità bisognerebbe attrezzarci a sostenere chi fa fatica ad accettare il peso della sofferenza, a volte anche dolorosa e protratta nel tempo, e dell’età che avanza con le relative difficoltà. Oggi sono per lo più i familiari che si prendono cura di queste persone e questo è un grande valore che andrebbe sostenuto e promosso dalla comunità stessa.