In occasione della prima giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime degli abusi, indetta dal Consiglio Permanente della Cei, il Servizio Diocesano per la tutela dei minori organizza una veglia di preghiera che sarà presieduta dal Vescovo, Mons. Giuseppe Pellegrini e alla quale sono invitate tutte le persone che hanno a cuore la protezione dei bambini e dei giovani affidati alle nostre comunità. La collaborazione di tutte le persone sensibili a questo tema sarà importante per la divulgazione di questo incontro. L’appuntamento è per giovedì 18 novembre, alle ore 20.30, presso la Chiesa del Seminario Diocesano.
Il 18 novembre sarà celebrata per la prima volta nella Chiesa italiana la Giornata nazionale di preghiera per le vittime ed i sopravvissuti degli abusi, organizzata dal Consiglio Permanente della Cei come segno della volontà di proseguire nel cammino di ricerca di trasparenza e di presa di coscienza, iniziato con le decisioni che negli ultimi anni sono state adottate in ambito ecclesiale su questo doloroso problema.
A partire dal Motu Proprio “Vos estis lux mundi” di Papa Francesco (2018), seguito dalla pubblicazione delle “Linee guida” della Cei per il contrasto agli abusi e il sostegno delle vittime (2019), si è consolidata in Italia una struttura che vede ormai in tutte le Diocesi la presenza di un Servizio per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Al suo interno un Referente, un Centro d’Ascolto e un gruppo di esperti (psicologi, giuristi, educatori) operano per dare la possibilità di trovare accoglienza ed accompagnamento a coloro che volessero segnalare situazioni che ledono la dignità di chi è fragile. Il Servizio cura inoltre un’attività di informazione e formazione per far sì che la cura dei piccoli sia sempre più al centro dell’attenzione di tutti coloro che operano nelle comunità ecclesiali.
“In questa giornata – ha sottolineato l’Arcivescovo di Ravenna-Cervia Mons. Ghizzoni, Presidente del Servizio nazionale Cei per la tutela dei minori – pregheremo per le vittime chiedendo perdono al Signore per i peccati commessi anche dagli uomini di Chiesa, ma vorremmo anche che fosse un’occasione perché possa crescere la coscienza e la responsabilità del Popolo di Dio nei confronti dei ragazzi e degli adolescenti affidati alla nostra custodia”.
Nella nostra Diocesi il Servizio per la tutela dei minori opera dalla fine del 2019; i Referenti nominati da Mons. Pellegrini sono Michele e Flora De Feo, mentre il Centro di Ascolto è stato affidato ad Alex Coden, responsabile diocesano per la formazione in Azione Cattolica. Il gruppo di lavoro è costituito da don Roberto Tondato (Cancelliere Vescovile, Rettore del Seminario Diocesano e docente di diritto canonico), Matteo Maria Giordano (media educator e formatore), Guido Rigolo (avvocato penalista), Barbara Piani (psicologa, collaboratrice del consultorio familiare Noncello), Elisa Burigana (pedagogista, consulente familiare e formatrice). Il Servizio diocesano è collegato a quello Regionale triveneto (di cui i Referenti sono membri di diritto) che a sua volta fa capo al Servizio Nazionale.
L’attività finora messa in campo ha risentito delle limitazioni dovute alla pandemia di Covid, ma non ha subito arresti. Le riunioni mensili del gruppo di lavoro hanno portato ad elaborare le regole per il funzionamento del Centro di Ascolto, che ormai da tempo è operativo e a curare la formazione dei componenti dell’equipe, anche attraverso i sussidi elaborati dal Servizio nazionale. A partire dall’autunno 2020 è iniziato un percorso di formazione sui temi legati all’abuso rivolto ai seminaristi e destinato a proseguire anche nel corso del presente anno pastorale, nel corso del quale sono previsti anche degli incontri rivolti ad educatori che operano nell’ambito giovanile.
Per celebrare questa prima giornata nazionale di preghiera il Servizio diocesano ha organizzato una veglia che si terrà la sera del 18 novembre p.v. alle ore 20.30 nella Chiesa del Seminario e sarà presieduta dal Vescovo, Mons. Giuseppe Pellegrini. Sarà un’occasione per riconoscere davanti al Signore le responsabilità della Chiesa tutta di fronte al dolore provocato a tante persone fragili, di chiedere perdono e di far crescere la consapevolezza di quanto sia importante la cura e la sollecitudine verso i membri più piccoli delle nostre comunità.