Domenica 25 aprile ci sarà la 58^ Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, con il tema: " la santificazione è un cammino comunitario da fare a due a due" (Gaudete et exsultate 141).
Potremmo ritrovarci uniti nella preghiera venerdì 23 aprile alle 20.30 alla Veglia di preghiera per le vocazioni. La veglia terminerà verso le 22.30.
Lo scorso 15 marzo si è trovata per la prima volta la Segreteria Generale dell’Assemblea Sinodale costituita dal vescovo Giuseppe per dare inizio al cammino ecclesiale che anche papa Francesco ha chiesto con insistenza a tutta la Chiesa italiana (30 gennaio).
La nostra Diocesi, raccogliendo alcuni frutti della Visita Pastorale, che il vescovo completerà nei prossimi mesi, sollecitato anche dagli incontri con il Consiglio Presbiterale, aveva già cominciato ad allestire il cantiere dell’Assemblea Sinodale con idee e proposte per poter vivere questo momento al meglio, ma poi, come sappiamo, è stato interrotto a causa della pandemia.
Ora che si intravede qualche spiraglio di miglioramento della situazione, grazie all’impegno di tutti, si può cominciare ad abbozzare qualche passo concreto in attesa di poter celebrare - se Dio vuole - il prossimo anno un momento assembleare in presenza.
Carissimi fratelli e sorelle, canteremo nel giorno di Pasqua l’Alleluia di Risurrezione. Lo canteremo in un clima ancora segnato dalla pandemia che già da un anno mette alla prova tutti noi. Non possiamo dire di esserci abituati a questa situazione e la stanchezza e lo scoraggiamento possono prendere il sopravvento. Dobbiamo dire, però, che l’impegno di tutti per arginare gli effetti mortiferi del contagio ci hanno permesso di arrivare fino a qui e di avere davanti a noi realistiche possibilità di uscirne più forti, pronti a ricostruire relazioni, oggi fortemente danneggiate dalle perdite umane, educative, economiche e sociali.
Il messaggio di vita che viene dalla Pasqua di Gesù deve incoraggiarci a guardare con fiducia e speranza al crocifisso, perché sappiamo che da lui attingeremo linfa nuova per far splendere la bellezza del nostro essere creature umane, deboli e fragili, ma nello stesso tempo abitate dallo spirito indomito della vita che spinge sempre a crescere, conoscere, amare.
Andrà in onda Domenica 28 marzo alle ore 20.30 su Telepordenone lo spettacolo ERGO REX ES TU?, che è stato filmato al teatro Mascherini di Azzano Decimo nel 2014 e parla delle ultime 18 ore di Gesù.
Inizia con le fasi che videro protagonisti Giuda e i membri del sinedrio nel cercare di catturare Gesù , poi le scene nell’orto degli ulivi, a casa di Maria ed il vero processo a Gesù. Si conclude con la condanna a Gesù. Per la Passione e morte di Gesù e la sua resurrezione vengono mostrati due segni.
A distanza di 150 anni dalla dichiarazione di San Giuseppe quale patrono della Chiesa universale, papa Francesco, con la lettera Patris Corde, dedica quest’anno alla figura di San Giuseppe, dove lo ricorda come padre amato, padre nella tenerezza, padre nell’obbedienza, padre nell’accoglienza, padre dal coraggio creativo, padre lavoratore e padre nell’ombra. Ecco un breve brano tratto dalla lettera apostolica: “Essere padri significa introdurre il figlio all’esperienza della vita, alla realtà. Non trattenerlo, non imprigionarlo, non possederlo, ma renderlo capace di scelte, di libertà, di partenze.
Forse per questo, accanto all’appellativo di padre, a Giuseppe la tradizione ha messo anche quello di “castissimo”. Non è un’indicazione meramente affettiva, ma la sintesi di un atteggiamento che esprime il contrario del possesso. La castità è la libertà dal possesso in tutti gli ambiti della vita. Solo quando un amore è casto, è veramente amore.
Su iniziativa degli Adulti di Azione Cattolica sono state poste delle croci di colore viola in alcuni punti del nostro paese per ricordarci il tempo di Quaresima che stiamo vivendo. Sarà l’occasione, guardando la croce, di ricordarci di Gesù che ha saputo trasformare quello strumento di morte in un luogo di vita, cosicché potremo affidare a lui crucci e preoccupazioni sapendo che nelle sue mani siamo al sicuro nella vita.
Il vero timore del Signore (da Ilario di Poitiers) «Beato l'uomo che teme il Signore e cammina nelle sue vie» (Sal 127, 1). Ogni volta che nella Scrittura si parla del timore del Signore, bisogna tener presente che non si trova mai da solo, come se per noi bastasse alla completezza della fede, ma gli vengono aggiunti o anteposti molti altri valori. Vediamo da ciò per quanti gradi si arriva al timore di Dio.
Durante il cammino di Avvento, culminato nel Natale, abbiamo sperimentato.
Se pure in modo diverso, che siamo Raccolti dalla Luce, che è apparsa a Betlemme nella nascita di Gesù. Iniziamo, ancora tra incertezze, preoccupazioni e paure, il cammino che ci porta alla Pasqua di morte e risurrezione, che potrà far sentire che possiamo essere Trasformati dalla luce del Risorto.
Pasqua è sempre in movimento: non si può aspettarla passivamente. Si tratta di un cammino verso un passaggio. Un cammino personale che si intraprende liberamente e si accetta di essere trasformati, trasportati.
Il comandamento dell’amore lasciato da Gesù trova concreta realizzazione anche nel rapporto con i sofferenti. È uno dei passaggi chiave del Messaggio del Papa per la XXIX Giornata mondiale del malato che sarà celebrata il prossimo 11 febbraio, memoria della Beata Vergine di Lourdes.
Tema della riflessione di Papa Francesco è “La relazione di fiducia alla base della cura dei malati” e prende le mosse da un passo del Vangelo di Matteo: “Uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli” (Mt 23,8). Si tratta di un testo, e non potrebbe essere altrimenti, che si muove intorno allo scenario dell’attuale pandemia e che proprio in relazione alla malattia che sta seminando dolore e morte sottolinea, nella relazione con chi sta male, l’importanza della «coerenza tra il credo professato e il vissuto reale». Il rischio è infatti di cadere nel «male dell’ipocrisia» molto grave, «che produce l’effetto di impedirci di fiorire come figli dell’unico Padre, chiamati a vivere una fraternità universale».
In occasione della 43° Giornata per La Vita che si svolgerà domenica 7 febbraio 2021, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana, il cui tema quest’anno è Libertà e Vita, il Movimento per la Vita con il Centro Aiuto alla Vita diocesano, in collaborazione con il Servizio Pastorale per la Famiglia, propone anche quest’anno incontri di formazione online, veglie di preghiera in diverse parrocchie nella diocesi, la S. Messa per la vita – che verrà celebrata a Bibione e presieduta da don Enrico Facca, Vice-direttore dell’Ufficio diocesano per la famiglia e la vita, oltre alla tradizionale distribuzione di primule, il cui ricavato andrà a sostegno dei CAV e dei Progetti Gemma.
Dal 18 al 25 gennaio si svolge la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. Quest’anno il versetto che ci accompagna è “Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto” (Gv 15,5-9).
La Segreteria delle Chiese Cristiane di Pordenone e Portogruaro, tenendo presente il contesto in cui si svolge quest’anno la Settimana, rinuncia a svolgere in presenza le due celebrazioni tradizionali. Non rinuncia però a vivere insieme questo intenso momento di comunione e spiritualità. Ha deciso perciò di accompagnare ogni giorno le comunità con letture, riflessioni, preghiere preparate da rappresentanti delle diverse Chiese.